INPS voucher baby sitting e asilo nido

I voucher baby sitting e asilo nido consistono in un contributo economico che lo Stato riconosce alle mamme che dopo la maternità tornano a lavoro entro i successivi 11 mesi senza aver terminato o iniziato il periodo di congedo parentale.

L’importo del contributo asilo nido e voucher baby sitter è di 600,00 euro al mese (300 euro per le lavoratrici autonome non subordinate) ed è erogato per un periodo massimo di 6 mesi che scendono a 3 se la la mamma è iscritta alla gestione separata o autonoma non subordinata. Tale periodo, può essere anche divisibile in frazioni mensili o fruibili per l’intero mese, ma comunque sempre in alternativa a quello del congedo parentale al quale la mamma lavoratrice deve farne espressa rinuncia. Per ogni mese che la mamma rinuncia al congedo parentale spettano quindi 600euro.

I voucher baby sitting sono erogati dall’INPS sotto forma di buoni lavoro dal valore di 600 euro al mese per un massimo di 6 mesi, 3 per le mamme iscritte alla gestione separata. Per cui per ogni mese di congedo parentale non fruito, alla lavoratrice spettano buoni da 600 euro da utilizzare per pagare i servizi di baby sitting.
Tali buoni, devono essere ritirati dalla mamma lavoratrice presso la sede provinciale INPS competente per territorio in base alla sua residenza o domicilio dichiarati al momento della presentazione della domanda indicante il codice fiscale del bambino. La madre può comunque decidere se ritirare interamente i voucher che le spettano, oppure, scegliere di ritirarli in parte o a cadenza mensile. Il ritiro voucher baby sitting deve avvenire non oltre la scadenza, che è entro 120 giorni dalla ricezione della comunicazione di accoglimento della domanda presentata per via telematica.
Se i buoni INPS non vengono ritirati o ritirati anche solo parzialmente, il beneficio decade interamente o per la sola parte di voucher non ritirata dalla mamma lavoratrice ammessa all’agevolazione con il conseguente ripristino della possibilità di utilizzare il periodo residuale del congedo parentale.
La madre lavoratrice per spendere i buoni lavoro INPS 2016 deve utilizzarli entro la loro scadenza e solo dopo aver inviato la comunicazione preventiva di inizio prestazione all’INPS indicando il codice fiscale dell’utilizzatore, il luogo in cui si svolge la prestazione e la data presunta di inizio e fine dell’attività lavorativa.
Il contributo economico di 600 euro al mese per 6 mesi per pagare la retta dell’asilo nido pubblico o privato, viene erogato alla mamma che presenta specifica domanda e possiede i requisiti di accesso al beneficio, mediante il pagamento diretto della struttura scolastica scelta dalla madre dall’elenco pubblicato sul sito dell’INPS, previo rilascio da parte dell’asilo della documentazione attestante la frequenza del bambino alla struttura stessa, fino alla concorrenza dell’importo di 600 euro per ogni mese di congedo parentale non fruito dalla lavoratrice.

La stessa agevolazione è riconosciuta anche alle mamme lavoratrici part time, ma in misura riproporzionata all’orario ridotto da contratto.
La mamma lavoratrice che rinunciando al congedo parentale INPS per tornare al lavoro, richiede l’accesso alla agevolazione dei voucher baby sitting e asilo nido, deve presentare specifica domanda all’INPS per via telematica. Il modulo può essere inviato online direttamente se si possiede il Pin dispositivo INPS oppure rivolgendosi a Caf e Patronati o a intermediari autorizzati.
Sul modulo domanda INPS voucher baby sitter e asilo nido la mamma lavoratrice deve compilare il modello indicando le seguenti informazioni:
Quale tipo di contributo intende scegliere tra il contributo economico per la retta dell’asilo nido pubblico o privato indicando il nome della struttura per l’infanzia presso cui ha effettuato l’iscrizione del bambino, o i voucher per pagare la baby sitter.
Il periodo di fruizione del beneficio, per cui la durata in mesi.

Dichiarazione di rinuncia ai mesi di congedo parentale.
Dichiarare di aver presentato la dichiarazione ISEE conforme alla vigente normativa.
Si ricorda inoltre che tra il periodo intercorrente tra la presentazione della domanda dei voucher o del contributo per i servizi all’infanzia e l’accoglimento del beneficio, la mamma lavoratrice non può fruire del congedo parentale, inoltre, in qualsiasi momento può rinunciare ai voucher sin dal giorno dopo la concessione dell’agevolazione comunicando la decisione all’INPS per via telematica. Nel caso in cui invece la rinuncia avvenga dopo il ritiro dei buoni, quelli ancora non utilizzati vanno restituiti all’Istituto che provvederà ad annullarli.

Per informazioni link INPS

Pagina aggiornata il 06/06/2023

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