Statuto comunale

Statuto del Comune di Torreglia

Nella seduta del 24 giugno 2013 il Consiglio Comunale ha approvato, con votazione unanime dei consiglieri presenti, il nuovo Statuto Comunale, che aggiorna e sostituisce precedente testo in vigore dal 1999.

L’aggiornamento dello Statuto è stato improntato alla massima partecipazione: per un mese tutti i cittadini e le associazioni hanno potuto avanzare delle proposte nell’ambito della pubblica consultazione, mentre l’Amministrazione effettuava una analisi delle migliori esperienze in campo italiano e internazionale e veniva coinvolta nel dibattito la Consulta Giovani. Sulla bozza di Statuto si è inoltre espressa la Commissione Affari Istituzionali, con il recepimento delle proposte delle minoranze in Consiglio.

Ne è risultato un testo molto interessante, con spunti che rendono lo Statuto di Torreglia una esperienza estremamente avanzata, in particolare la prima parte sui Principi Generali, integrati con una serie di articoli specifici sui Diritti dell’Infanzia (art. 7), sulla Promozione del Benessere (art. 8), sulla Tutela e promozione del patrimonio culturale, storico e artistico e del patrimonio naturale e del paesaggio (artt. 9-10).

Lo Statuto impegna il Comune di Torreglia nello sviluppo del territorio, con l’obiettivo di coniugare le esigenze abitative e commerciali con la tutela dell’ambiente, con la preservazione del paesaggio e con la riduzione al minimo del consumo del suolo (art. 12). La crescita economica è intesa come sviluppo sostenibile (art. 13), ossia lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni, definizione che riprende quella presente nel rapporto Brundtland della Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo dell’ONU del 1987. Sono inoltre stati inseriti alcuni principi sulla promozione dell’Ecologia e delle Energie Rinnovabili (art. 14) e la Riduzione del Divario Digitale (art. 16).

La seconda parte dello Statuto, di carattere organizzativo, aggiorna il testo precedente alla luce degli aggiornamenti normativi nazionali. Tra le scelte di rottura si segnala l’articolo 23, che istituisce il Codice Etico, e il metodo di convocazione delle sedute del Consiglio: se prima era necessario che il messo comunale visitasse ad uno a uno tutti i consiglieri presso il loro domicilio, la procedura è ora informatizzata grazie all’assegnazione di una casella di Posta Elettronica Certificata a ciascun consigliere (art. 27).

Pagina aggiornata il 30/05/2023

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